Wohin geht die Reise? Alles ist Wechselwirkung
Una cooperazione con il Künstlerforum di Bonn
con: Leonhard Angerer (IT) I Darja Eßer I Sibylle Feucht I Christine Gallmetzer (IT) I Thomas Grandi (IT) I Annegret Heinl I Hubert Kostner (IT) I Susanne Krell I Martine Metzing-Peyre I Sissa Micheli (IT) I Jindeok Choi I Elisabeth Oberrauch (IT) I Anuschka Prossliner (IT) I Karin Schmuck (IT) I Karl Theo Stammer (DT /IT) I Sukyung Kim (DT) I Lukas Thein (DT)
Nell’ambito di due appuntamenti espositivi (il primo organizzato nel 2019 a Bonn), questa cooperazione artistica tocca le tematiche del viaggio e della natura in linea con l’approccio di Alexander von Humboldt. “Tutto è interazione e reciprocità”, scriveva il genio eclettico, esploratore, naturalista e cosmopolita. La mostra si riallaccia sotto molti versi al grande studioso e al suo pensiero che, anche ad oltre due secoli di distanza, non cessa di essere di attualità.
L’iniziatore dello scambio internazionale è Karl-Theo Stammer di cui l’Alto Adige è divenuta seconda patria. Analogamente al Sudtirolo, anche la sua Renania è sempre stata zona di transito e, soprattutto in virtù dell’attrattiva turistica, gode oggi di un alto grado di notorietà. Il Südtiroler Künstlerbund, impegnato da ormai tre generazioni a promuovere progetti culturali e giovani talenti, incoraggia al pari del Künstlerforum di Bonn anche la cooperazione internazionale. Su questo sfondo il tema del viaggio è quanto mai ovvio e parimenti complesso, coniuga aspetti positivi come l’ampliamento dell’orizzonte culturale e ripercussioni negative derivanti dall’odierna mobilità. Contributi grafici di Karl Theo Stammer e Anuschka Prossliner rimandano alla natura esplorativa di Humboldt, solito disegnare e tenere diari di viaggio. Elisabeth Oberrauch rilega libri, spennellandovi acquerelli durante i suoi viaggi. Ma anche riferimenti più remoti al grande studioso generano, nella mostra, una varietà di associazioni che ne riportano il pensiero nell’attualità del XXI secolo: la ricercatrice figurativa Christine Gallmetzer indaga con la sua pittura le condizioni del raffigurare. Sulla stessa linea, anche Thomas Grandi che, come la collega, assume in prima persona il ruolo di esploratore. Un altro complesso di temi toccato dalla mostra è quello del viaggiare inteso come incontro, scoperta ed esperienza, come nelle creazioni di Hubert Kostner e Karin Schmuck. Ricorrendo a strumenti e media diversi e muovendo da punti di partenza differenti, artiste ed artisti trattano la tematica sulla scorta del proprio personale vissuto assumendo la posizione di osservatore, come ben emerge nelle fotografie di confine di Leo Angerer o nelle proiezioni di Sissa Micheli.
Gli incontri di Bolzano e Bonn, richiamandosi sotto molteplici aspetti alla storia, promuovono dibattiti e confronti attuali offrendo, sul futuro, spunti di riflessione che si riallacciano al passato.
La mostra sarà inaugurata il 24 gennaio 2020 alle ore 19:00 presso la Galleria Prisma di Bolzano.
Durata: 24.1.-21.2.2020
Galleria Prisma | mar-ven 10:00-13:00 e 14:00-18:00, giov 18:00-20:00